God Save the Queer! – LUCIA e CLARA

Cinque parole a vanvera su Lucia e Clara
Cinque parole per noi: sognatrici, concrete, testarde, fiduciose e infaticabili. Ma affaticate in questa fase, come tutti!

Una dote/caratteristica che non può mancare ad una persona inclusiva
Per essere inclusivi occorre: ascolto e immaginazione ma soprattutto rispetto delle altrui libertà.

Cosa ami di più della tua vita?
Della nostra vita amiamo che assomigli parecchio ai nostri sogni.

Ah già… thè o caffè?
Caffè ma anche thè! E poi vino, birra, tisane, gazzosa, limonata, un negroni ogni tanto… possibilmente con gli amici.

Qual è stato il percorso che vi ha portato alla consapevolezza del vostro orientamento?
Ci si rende conto di quello che si è tenendo gli occhi aperti e desiderando assomigliare quanto più possibile a sé stessi. Noi abbiamo avuto storie diverse per tempi e modi. Ci accomuna il rifiuto di dover far finta, una fatica inutile, offensiva e dolorosa.

Quali sono le condizioni necessarie per fare coming out in maniera serena all’interno di un contesto?
Per fare serenamente coming out aiuta certo un ambiente circostante aperto, avere affetti importanti e solidali e infine una necessità di verità, libertà e trasparenza.

Come famiglia, il coming out è più o meno emotivamente impegnativo? Vi siete mai sentite obbligate a fare coming out?
Per noi desiderio di avere figli e necessità di assoluta trasparenza sono andati di pari passo. Entrambe avevamo già fatto coming out in precedenza, ma con i bambini dar loro la certezza della loro famiglia è stata una condizione essenziale. I nostri figli sanno che hanno due mamme e che queste due loro mamme sono assolutamente orgogliose della famiglia che hanno costruito e di loro. I nostri figli sanno che il mondo che li circonda queste cose le sa e le condivide.

Esistono associazioni o enti a cui una famiglia arcobaleno può appoggiarsi per supporto?
Siamo socie da molti anni di Famiglie Arcobaleno, associazione genitori omosessuali. Ci è stato di grande aiuto il confronto con altri che avevano fatto le nostre stesse esperienze e dal punto di vista pratico e da quello emotivo. È il nostro punto di riferimento su tutte le questioni che riguardano gli aspetti legali, lo è anche perché la condivisione ci rende più ricche. 

Per la legge italiana le famiglie non sono tutte uguali e alcune hanno meno diritti di altre. Cosa vorreste dire a chi sostiene che questo abuso sia legittimo?
I diritti, purché egualitari, non ledono la libertà di nessuno. I diritti riconosciuti solo ad alcuni sono favoritismi. Una famiglia arcobaleno deve purtroppo affrontare diversi ostacoli fisici in Italia; qual è secondo voi un modello (se c’è) di Paese a cui dovremmo aspirare per rendere questa società più inclusiva?

Ci sono certo Paesi più avanti dell’Italia nel riconoscimento dei diritti, in particolare in nord Europa. In ogni caso la soluzione è molto semplice: togliere ogni differenza a livello legislativo. Matrimonio egualitario per chi desidera sposarsi invece dell’unione
civile. Riconoscimento dei figli alla nascita e adozione senza tener conto del sesso dei genitori. E così proseguendo. 

Legalmente com’è riconosciuta la vostra coppia e famiglia per lo Stato italiano? In che modo, secondo voi, il far parte di una famiglia arcobaleno influenza la vita dei vostri figli?
Per quanto riguarda la nostra coppia, ci siamo sposate in Danimarca, perché all’epoca in Italia non esisteva niente che potessimo fare. Quel matrimonio poi è stato trascritto (noi diciamo degradato) come Unione civile. Per quanto riguarda i figli nati da coppia omogenitoriale in Italia è possibile il riconoscimento di un solo genitore. Questo vuol dire che il genitore riconosciuto dallo stato può in qualunque momento allontanare l’altro. Questo vuol dire che il genitore non riconosciuto dalle istituzioni può abbandonare i figli in qualsiasi momento senza che lo stato possa proteggere i minori. Noi abbiamo intrapreso vere e proprie battaglie legali, faticose e dispendiose tra l’altro, che a oggi proteggono in modo appena dignitoso i nostri due figli. I nostri due figli pagano il fatto che lo stato non li protegge.

Consiglia qualcosa da vedere, ascoltare o leggere per chiunque voglia approfondire l’argomento!
Molte cose, ma tra le tante i libri per bambini Piccolo Uovo di Altan e Il grande grosso libro delle famiglie di Hoff man.