God Save the Queer! – ROBERTO e MAURO

Siamo due uomini gay nati a Viterbo (Roberto) e Terni (Mauro), siamo molto diversi per età e professioni anche se veniamo da famiglie simili in cui c’era una aura di machismo e cattolicesimo che chiaramente non ha giocato a nostro favore per quanto riguarda il coming out. Ci siamo conosciuti nel 2000 quando io avevo 21 anni e Mauro 37, abbiamo vissuto la nostra storia in modo un po’ clandestino per i primi 7 anni a distanza visto che io studiavo a Pisa e Mauro lavorava ancora a Terni alle Poste. Poi lui si è trasferito a Pisa e abbiamo cominciato a vivere insieme e abbiamo fatto coming out con le nostre famiglie. Come detto i primi anni non sono stati facilissimi, ma la distanza dalle nostre rispettive famiglie lo ha reso più facile visto che comunque avevamo un porto sicuro e una stabilità economica che ci rendeva indipendenti. Io intanto avevo finito l’università e avevo iniziato il dottorato di ricerca in informatica al CNR.
Dopo 3 anni ho finito il dottorato e sono diventato ricercatore precario al CNR e abbiamo cominciato a sentire il desiderio di mettere su famiglia ma non sapevamo come e se fosse possibile. Un anno dopo tramite un video su Youtube di Famiglia arcobaleno il mondo si è aperto e abbiamo capito che sarebbe stato possibile ma io ero ancora precario e il mio lavoro avrebbe potuto portarmi via dall’italia. Poi c’è stato un concorso al CNR e miracolosamente ho vinto l’unico posto disponibile. A quel punto tutto era pronto. Abbiamo cominciato il percorso prima burocratico per prendere un mutuo necessario per le spese e poi siamo volati negli Stati Uniti per incontrare Rachelle e la sua famiglia. Lei sarebbe stata la nostra portatrice e così un paio di anni dopo è nato Lorenzo. Quando è nato eravamo negli Stati Uniti noi e mia mamma che ne frattempo si era riveduta su tutto e ci sosteneva al 100% (anche se credo fosse venuta per controllare che fossimo in grado :D). A Lorenzo a 10 mesi viene diagnosticata la Sindrome di Williams (una sindrome rara genetica che lo porta ad avere un handicap di medio-grave entità a livello fisico e cognitivo). Chiaramente una bella doccia fredda, ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo subito cominciato con le terapie riabilitative per assicurargli il miglior futuro possibile. Saltiamo avanti di 4 anni e siamo una famiglia felice, Lorenzo progredisce con i suoi tempi e anche se non è sempre facile casa nostra è sempre piena di felicità e amore tra noi e per lui. Dopo varie riflessioni decidiamo di allargare la famiglia, ma solo se Rachelle è disponibile, perché lei è parte della famiglia ormai (ci sentiamo tuttora settimanalmente) e non avremmo fatto di nuovo il percorso con altre. Lei accetta molto volentieri ma dei problemi di salute (non gravi) la rendono non disponibile in quel momento. Decidiamo di aspettare fino alla risoluzione e così dopo circa 1 anno ricominciamo il percorso e impegnandoci finanziariamente con un secondo mutuo (per fortuna possiamo permettercelo). I tentativi per la gravidanza questa volta non vanno a buon fine subito così in accordo con dottori e Rachelle decidiamo di “aumentare le probabilità”… sono aumentate…. cosi voliamo io, Mauro e Lorenzo negli Stati Uniti e sono nate Giulia e Camilla. Oggi siamo una famiglia di 5 persone con due gemelle di quasi 3 anni e un bimbo di quasi 9 anni, e come tutte le famiglie siamo felici, incasinati tra i mille impegni e lavoro, un pò stressati e noi dormiamo poco ma siamo tanto felici. 


Cinque parole a vanvera su Roberto e Mauro
Fame, Differenze, Amore, Testardo e Accomodante.

Una dote/caratteristica che non può mancare a una persona inclusiva
Empatia.

Cosa ami di più della tua vita?
Il Caos quello bello.

Ah già… thè o caffè?
Caffè

Il vostro coming out nelle rispettive famiglie “non ha trovato terreno favorevole”, avete vissuto a lungo la vostra relazione e identità clandestinamente.
Quali sono state le condizioni che vi hanno dato la spinta a fare coming out? C’è stato qualcuno a voi vicino che vi ha supportato in questo?

La spinta è stata data dal fatto di poter vivere insieme ed essere indipendenti economicamente entrambi, a quel punto eravamo certi di avere una rete di sicurezza. Il mio coming out è stato progressivo ed ho iniziato con miei (Roberto) fratelli, la loro reazione mi ha aiutato a capire che comunque loro mi sarebbero stati vicini qualunque cosa fosse successa con il resto del mondo. Mauro ha iniziato da sua sorella e la sua amica storica ed è stata la stessa cosa per lui.

Per una famiglia arcobaleno in divenire ci sono tantissimi aspetti non proprio agevoli con cui doversi interfacciare: durante il vostro percorso come famiglia, quali sono i fattori che vi hanno fatto sentire il processo più faticoso? E c’è stato qualcuno o qualcosa che ve lo ha reso più facile?
Sicuramente la parte in cui dopo aver faticato per trovare soldi e preparato la tua vita ad avere un altro/a figlio/a vedere che i tuoi tentativi (i transfer) non riescono, sapere di avere per ragioni burocratiche (gli accordi con le agenzie che dopo 3 tentativi devi ripagare) le tue possibilità si stanno esaurendo senza avere le possibilità economiche per riprovarci. Senza ombra di dubbio la persona che ce lo ha reso più facile è stata Rachelle.

L’essere omosessuali e aver deciso di costruire una famiglia come ha influenzato gli altri aspetti della vostra vita, sia interpersonali che lavorativi?
Diciamo che ti cambia la prospettiva di vita… i tempi stretti ti rendono iper-efficiente nel tuo lavoro, multitasking e multi-contesto… insomma niente più vita sociale ma una macchina da guerra stressata. Dal punto di vista degli aspetti interpersonali (nella coppia) siamo come giocatori di pallavolo che si danno il cambio sulla porta di casa… se siamo in campo insieme di solito ci sono altre 3 bestioline tra o sopra di noi…. poi cadiamo sfiniti sul letto.

In che modo, secondo voi, l’essere nati in una famiglia arcobaleno influenza la vita dei vostri figli? Secondo voi Lorenzo ha subito discriminazioni in ambito sanitario per questo? Infine, a chi dice che esiste solo la famiglia eterogenitoriale cosa vorreste dire (di non scurrile!)?
Onestamente credo che non saranno influenzati in modo migliore o peggiore di una famiglia eterogenitoriale a prescindere. No Lorenzo non ha subito nessuna discriminazione in ambito sanitario, lo abbiamo sempre detto che almeno qui in Toscana nel nostro caso non c’è stato mai un momento in cui qualcuno abbia mostrato dubbi sulla nostra genitorialità o che ci siano ricadute su Lorenzo. Vorrei dire di venire a casa nostra e vedere con i propri occhi quanto la nostra famiglia sia esattamente come la loro, spesso le persone hanno un’immagine della famiglia omogenitoriale quasi mitologica come qualcosa di strano incomprensibile… ma poi ci conosce e si rende conto che siamo stressati esattamente come loro e con gli stessi problemi quotidiani :D.

Nella distanza di tempo che è passata fra il vostro primo figlio Lorenzo e le vostre due gemelle Giulia e Camilla, avete avvertito qualche cambiamento/miglioramento nel percorso? Se sì su quale piano?
Credo quello che succede a tutti i genitori da primo a secondo (nel nostro caso a terzo) figlio, impari a fare il genitore sulla pelle del primo :D.

Fra le modalità per diventare genitori avete scelto quella di coinvolgere una portatrice, Rachelle. Vorreste condividere cosa vi ha portato a scegliere questa via invece di un’altra e di come avete vissuto questa esperienza?
Non ci siamo posti il problema, l’adozione non è un percorso possibile in Italia, altrimenti lo avremmo preso in considerazione.

Cosa vorreste dire alle famiglie arcobaleno che vorrebbero intraprendere il vostro stesso percorso per avere dei figli?
Fate un passo alla volta ma inesorabilmente in avanti. E non abbiate paura che i vostri figli vivano una cosa simile al vostro coming out, perché sono due cose completamente differenti e comunque avranno sempre voi dietro le loro spalle.

Coppia lesbica e coppia gay: accettazione e discriminazioni sono le stesse?
In generale si, cambia un pò l’approccio della discriminazione, spesso perché le persone confondono ruoli genitoriali e sesso partendo dalla loro esperienza personale e storpiandola.

Consigliate qualcosa da vedere, ascoltare o leggere per chiunque voglia approfondire l’argomento!
Mi è piaciuto: ‘Due Mamme e Due Papà’. Poi direi che la cosa importante è la voglia di approfondire…. ci sono tantissimi libri e risorse sia per adulti che per bambini.